lunedì 15 giugno 2009

Disordine

Fra poche ore prenderà avvio ufficialmente la danza degli incarichi, la segreteria di stasera sotto l'aulico ordine del giorno "analisi del voto" sarà l'apoteosi dello scontro velato, della falsità sorridente, dell'incertezza e della paura. Dovrei preoccuparmi: mi sono impegnata, ho ottenuto ottimi risultati ed ora dovrei lottare per conquistarmi lo spazio, la legittimazione. Non duello, però, ho riposto la spada, o forse non l'ho mai sfoderata. Certo più volte sono stata invasa dall'amarezza, in continua difensiva ho urlato le mie ragioni, ma adesso non voglio sgomitare per un riconoscimento che per essere tale dovrebbe avere la naturalezza di un dono autentico.
In questi giorni mi sento divisa tra un'infinità di mondi, per affrontare questo Giugno infuocato dovrei essere un'automa efficiente, una donna cyborg in grado di assumere tante identità al momento giusto, invece trascorro le giornate fuori-luogo. L'entropia dentro di me sta aumentando a ritmo vertiginoso, di ora in ora il disordine mi assale lasciandomi completamente disorientata: in facoltà medito sui fatti politici del mio paesello, alle riunioni locali mi distraggo assumendo l'ottica distante di chi ha letto notizie ben peggiori sui giornali, infine a lavoro mi preoccupo per gli esami. Sono costantemente de-localizzata, i miei pensieri non sono in grado di sincronizzarsi col mondo fisico, con le situazioni che vivo. Questo post nella sua confusione, del resto, è il massimo emblema di tutto ciò.