martedì 9 giugno 2009

The day after

Sono Consigliera: ho avuto sorprendentemente una marea di voti.
Ieri sera la piazza principale in poco tempo si è gremita di persone in attesa che i risultati fossero resi pubblici, la voglia di discutere e gioire insieme predominava in tutti gli animi. Dopo qualche ora di fibrillante attesa nella sala del Consiglio è stato proclamato anche il Sindaco e il Consiglio, gli sguardi stanchi hanno assunto un'insolita solennità, rotta,talvolta, da qualche lacrima. La serata piacevolmente fresca si è conclusa in pizzeria tra ricordi lontani e recenti scene di ordinaria follia da campagna elettorale. Tra le numerose battute, sorrisi ed abbracci si insinuava in me sempre più forte una strana angoscia, tremenda annunciatrice di ciò che oggi è accaduto.
Nonostante i due signori che presentandosi mi hanno confessato di avermi votato poiché profondamente impressionati dal mio discorso sulla nuova partecipazione, benché molti avessero deciso di sostenermi per affinità di idee o semplice amicizia, ero convinta di essere in difficoltà, di non riuscire ad avere i voti sufficienti, a causa di un sistema viziato di gestione delle preferenze. Queste mie lamentele avrebbero indotto molti ad aiutarmi.
Il merito del mio risultato, quindi, non mi appartiene; questo, oggi, all'indomani dei risultati affermano i componenti del partito; forse sarà così, resta comunque imperscrutabile la volontà degli elettori.
Il girotondo delle preferenze continua, non immaginavo che queste fossero così decisive per la formazione della Giunta e di altri incarichi. Incredula assisto a discussioni sterili, mentre anche nel mio paesello chi ha seminato razzismo coglie gustosi frutti e la vittoria della mia parte non è più così scontata.