venerdì 22 maggio 2009

Campagna elettorale tra incubi notturni e disillusioni diurne.

La ricerca delle preferenze sta diventando insopportabile, secondo calcoli fatti da esperti strateghi mugellani per essere eletta in Consiglio Comunale necessito almeno di 50 preferenze. Ho pochi parenti e non troppi amici votanti a Dicomano, non ho vicini di casa - abito in una villetta singola-, non ho il macellaio di fiducia, né grande appoggio del partito perché il pd è easy, così fluido da perdersi dietro inutili giochini di potere. Come fare? Fino a qualche ora fa pensavo, da illusa sognante, che le preferenze siano essenziali, oltre la scelta del partito e della coalizione, è indispensabile poter votare la persona. Dotata di grande ottimismo, sono corsa alle varie iniziative, sono intervenuta: prendendo spunto dal programma della coalizione, ho spaziato tra vita quotidiana e attualità nazionale, regolarmente ogni intervento è stato piacevolmente accolto da applausi e complimenti. Per giorni e giorni sono stata stupidamente convinta che tutto procedesse per il meglio. Qualche ora fa alcuni strani discorsi e sospettosi atteggiamenti mi hanno aperto gli occhi; intimorita dalla sensazione di essere ingabbiata fra molteplici furbizie, sconfitto il mio orgoglio, ho chiesto consiglio. Ecco per salvarmi le mie prossime mosse: devo contare i voti sicuri, successivamente compilare la lista delle persone papabili a cui devo chiedere esplicitamente la preferenza... Cosa? Dovrei salutare tutti i conoscenti e dopo qualche frase di rito propormi candidamente come la consigliera ideale? Il mio sogno si rompe in mille pezzi, ritorno sullo sporco pianeta terra e tutto, malgrado le assolate giornate, diventa buio. Solo ora mi è cristallino che non ha, anche in campagna elettorale, alcuna importanza il merito e l'impegno; per ottenere voti è necessario conoscere e chiedere, innescando, così, il giusto passa parola. Sono disarmata, questa è la via non c'è alternativa , a pochi interessano le mie idee, il mio impegno, la mia persona, le mie competenze ed esperienze nell'associazionismo. Per il "mio" partito sono una pedina da manovrare, per i candidati degli altri partiti appartenenti alla "mia" coalizione una fastidiosa concorrente troppo esplicita, per i cittadini niente, al più una faccia o un nome. Mi chiedo se questa sia democrazia, se il voto sia realmente rappresentativo, se la politica nell'amministrazione di un comune abbia una funzione oltre alla sua autolegittimazione.
Stasera ho paura; temo di non essere tagliata per l'attività politica, di aver poco pragmatismo e senso della strategia, di non essere eletta, di essere troppo ingenua e, soprattutto, di addormentarmi.
Non voglio, infatti, come è accaduto nelle scorse notti, nuovamente sognare di essere inseguita da squadre compatte di giovani mascherati con svastiche sul petto ed armati con strani fucili che sparano lance. Mentre io indifesa corro e chiedo aiuto invano, gli uomini tutti neri procedono con disciplina militare, senza affaticarsi mi raggiungono, sono ormai nelle loro mani, ma questi mi ignorano, non mi toccano. Qualcuno, non so chi, mi avverte che è la loro tattica: mi uccideranno lentamente, senza che io comprenda cosa sta accadendo. L'ansia è totale, insopportabile, si impadronisce di ogni cellula del mio corpo, nell'incubo mi impongo di svegliarmi, apro gli occhi e scorgo sulla parete un enorme ragno nero, velocemente cerco di ucciderlo, ma avvicinandomi vedo che è più grande della mia mano, guardo più attentamente sulla parete ci sono centinaia di altri insetti neri giganti, la situazione è grottesca, l'ansia è sostituita dal panico. Mi sono catapultata da un incubo in un altro e non riesco a svegliarmi ...