lunedì 25 maggio 2009

preferenze, che orrore!

Abbondante e tranquilla cena dei candidati del Pd, tutti appaiono allegri, la vittoria è quasi scontata. Si respira un clima di simpatia, qualche rimprovero del candidato Sindaco per il nostro eccessivo entusiasmo, ma tutto sembra filare liscio, come una grande famiglia che dopo qualche piccolo scontro si riunisce sinceramente poiché sa di essere accomunata da un medesimo destino.
La speranza che le tensioni dei giorni passati fossero, appunto, un lontano ricordo si rompe improvvisamente appena entrati nella piccola e sporca stanzetta delle riunioni: la sede del circolo Enrico Berlinguer. Il segretario prende il suo posto di comando dietro il tavolone antico, dopo un breve memorandum dei prossimi appuntamenti elettorali la discussione cade nuovamente sulle preferenze, il clima gioioso scompare, prendono il sopravvento negli sguardi di tutti i candidati astio e paura; la politica è questo, bellezza. A destra veline soldi e razzismo, a sinistra gerarchia di incarichi e scontri interni, gli ideali sono vecchie narrazioni che non trovano posto neanche dalla mia parte; sono vetusti scheletri che fieramente vanno definitivamente sepolti.
Cosa resta?
La politica è solo uomini pronti a tutto per un pugno di voti?