giovedì 14 maggio 2009

attacchi personali...

Ho scritto stamani un breve commento sulla bacheca di un candidato di un'altra lista per le amministrative; in breve tempo si è scatenato un minuscolo caso non solo virtuale... Si trattava di un attacco, da molti considerato personale, dettato dal mio pathos e dalla convinzione che, quando si è un personaggio pubblico candidato, la coerenza tra ciò che si predica e il comportamento nel privato siano fondamentali. In realtà era una sintesi un po' velenosa dei trascorsi politici molto ambigui di tal signore. La questione diventa interessante nel momento in cui il mio interlocutore per rispondere ha messo in luce il mio status: candidata donna e per di più giovane, come prova della totale inesperienza e facilità nell'essere manipolata da altri. Questo è emblematico di come siano percepite dai più le donne giovani in politica. Se fossi stata un uomo magari con più di trent'anni, il mio genere e la mia età non sarebbero stati fonte di critica personale. Questo insignificante scontro suggerisce alcune riflessioni sulla necessità che il privato diventi pubblico. Da poche ore si è concluso il caso mediatico del divorzio del Presidente del Consiglio e delle sue frequentazioni particolari. Molti oggi, dopo aver sfruttato l'evento per incrementare ascolti e vendite, si interrogano su quanto il privato di un uomo politico possa e debba interessare gli elettori. Ciascuno deve tutelare la propria privicy, la propria libertà di vivere come meglio crede, ma per un amministratore, deputato, ministro la situazione cambia, soprattutto in un momento in cui la politica si sta identificando sempre più con le persone e d'altra parte gli stessi grandi programmi e progetti alla fine sono frutto dell'agire di uomini. In primis occorre sottolineare che il trascorso politico a tutti i livelli, deve essere pubblico, l'elettore ha diritto di conoscere i partiti in cui un candidato o amministratore ha militato e le azioni compiute durante il suo eventuale governo , anzi si tratta di una delle basi della democrazia moderna, conoscere per valutare. Altro discorso deve essere affrontato nel caso in cui , a causa della sua vita privata o precedente all'ingresso in politica, la persona in questione abbia problemi con la legge. Questo dovrebbe renderlo non idonea ricoprire cariche ufficiali, ma, poiché in Italia i fatti dimostrano la diffusa mancanza di moralità, almeno sia consentito che i cittadini sappiano. Infine il privato ha diritto di essere mostrato se va a scontrarsi con ciò che viene esaltato, perseguito pubblicamente: se un certo uomo giudica gli altri, imponendo dall'alto della propria saggezza la giusta via della famiglia, è chiaro che, nel caso in cui divorzi o tradisca la moglie, questo diventi affare noto e politico.
Talvolta la discussione politica si nasconde dietro tali motivazioni per sfociare in aridi attacchi, ma, nella maggior parte dei casi, le discussioni poco interessanti sono altre ed è doveroso controllare chi si occupa della res publica.