“…senza che mai nessuno sia riuscito a progettarle a tavolino.” Questa frase è illuminante, l’incertezza e l’imprevidibilità sono le componenti centrali della vita del singolo e dell’intera comunità.Ritornando ai fatti elettorali, da cui la mia mente ancora non riesce a staccarsi, i risultati nel mio paese hanno dimostrato che l’urna si fa sempre più segreta e imprevedibile: gli iscritti non seguono più le direttive del partito, danno le loro preferenze secondo la propria coscienza, secondo un evolversi di rapporti e dialoghi che finiscono per costituire una rete sommersa non visibile ai più, ma realmente autentica e partecipata. Molti ormai rifiutano le tradizionali fonti d’informazione ortodosse e cercano, così, vie alternative: labirinti faticosi e difficili da percorrere. La rete emerge dall’abisso della vita sociale intrappolando positivamente tutti e spiazzando i vecchi topoi fisici e mentali. Se la rete è vera, non può essere né progettata né manipolata perché dentro sé possiede le potenzialità per respingere qualsiasi si tentativo di dominio. Il vero problema sono allora i fasulli reticoli ricchi di nodi e connessioni che come i vecchi ipertesti sono in realtà legami aridi, falsi, imposti, quindi pre-stabiliti.Come è possibile riconoscere la rete universale sempre in fieri da quella ingannevole?
mercoledì 10 giugno 2009
Nel segreto della cabina...
Riporto il post di commento all'interessante post di Iamarf "Al margine di alcune vicende elettorali"
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